sabato 5 maggio 2018

Uno spettacolo "di qualità"



Il linguaggio burocratico - che, ricordiamolo, non "fa la lingua" - ci ha abituati a frasi del tipo "in qualità di..."; "nella qualità di...", ecc. In molte lettere di assunzione si può, infatti, leggere: "Siamo lieti di comunicarle che dal giorno 10 luglio 2018 lei sarà assunto presso la nostra Società in qualità di segretario". È un'espressione, questa, da evitare se si vuole scrivere e parlare in buona lingua italiana. "Qualità" - in casi del genere - si può sostituire con "come", "con il grado di": sarà assunto con il grado di segretario o, ancora meglio, "con l'incarico di segretario". Come è da evitare - sempre che si voglia scrivere e parlare correttamente - l'espressione "di qualità" nel significato di "buona, ottima qualità": è un libro di qualità; uno spettacolo di qualità. Fa notare il linguista Rigutini - non l' "illustre sconosciuto" estensore di queste noterelle - che si tratta del solito francesismo che consiste nel dare un senso determinato a parole che hanno bisogno di una determinazione; una qualità può essere anche cattiva e mediocre oltre che buona. Eppure oggi tale locuzione è largamente usata, e dicono "stoffa di qualità" per significare che è un'ottima stoffa. Coloro che amano il bel parlare e il bello scrivere evitino questi gallicismi. Come? Facendo precedere (o seguire) la qualità dalla sua determinazione: ottima, buona, mediocre e via dicendo.

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La parola proposta da questo portale, non a lemma nei vocabolari dell'uso: baldigraro. Sostantivo maschile con il quale si indica/indicava il mercante che vende stoffe a ritaglio.

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