giovedì 17 maggio 2018

Non facciamoci beffe della lingua italiana


Così i Casamonica beffano i sigilli e vivono nelle loro ville sequestrate (qui, il collegamento)


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Questi titoli di un quotidiano in rete contengono due errori: il primo, "mortale" (matita blu), riguarda l'uso corretto del verbo beffare; il secondo, "veniale" (matita rossa), attiene all'uso improprio della preposizione "da". Vediamo di fare un po' di chiarezza. Il verbo beffare, transitivo, significa, propriamente, "imbrogliare qualcuno, dileggiarlo, deriderlo" e simili; riferito a un essere inanimato (i sigilli) si deve coniugare nella forma intransitiva pronominale (beffarsi). Il titolo corretto, per tanto, avrebbe dovuto recitare: «[...] si beffano dei sigilli [...]». Quanto alla preposizione "da" (da segretaria) è adoperata impropriamente perché siamo in presenza di un complemento di specificazione, che richiede la preposizione "di". Gli annunci specificano, infatti, il tipo di lavoro: di segretaria.

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La parola proposta da questo portale e non a lemma nei vocabolari dell'uso: crocota. Sostantivo femminile con il quale si indica una veste lussuosa, elegante, di colore giallo-arancio e, per estensione, qualsivoglia oggetto di lusso.

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