domenica 10 dicembre 2017

Il prefisso e la stampa



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Continua la nostra "crociata " contro la malalingua della carta stampata e no. Il titolo di questo settimanale in rete contiene uno strafalcione che grida vendetta: super potenza. In lingua italiana, non in quella cispadana, i prefissi si scrivono "attaccati" (mai staccati o con il trattino) alla parola che  segue. Correttamente, quindi, superpotenza. In proposito vediamo cosa dice il Treccani in rete: «super- pref. [dal lat. super-, super "sopra"]. - 1. Con valore locale, forma pochi agg. e sost., nei quali significa "sopra, che sta sopra" (come in superglottico, superumerale) o, più raram., "superficiale" (come in superfinitura). 2. Esprime addizione, sovrapposizione (come in superstrato, superinfezione) o processo o condizione in eccesso rispetto al normale (superalimentazione, superallenamento). 3. Col sign. generico di "che sta sopra, che va oltre, che supera", indica il superamento di un certo limite (come in superalcolico, supersonico), il superamento di determinati caratteri (supernazionale, superpartitico), una posizione preminente (supervisione, superarbitro) o assolutamente preminente (come in superuomo). 4. Per sviluppo del sign. prec., forma numerosi sost. e agg. ai quali conferisce valore superlativo: supercinema, superbollo, supergigante, supermercato; superbianco, superdissetante». Vediamo, anche, come alcuni vocabolari scrivono il termine in questione: Gabrielli: superpotenza: [su-per-po-tèn-za] s.f. Stato dotato di un grande potenziale bellico, spec. di tipo atomico, e di un grande apparato industriale, che gli conferiscono...; De Mauro: superpotenza.  Stato militarmente ed economicamente molto forte, che esercita un’influenza notevole sugli eventi e sulla politica internazionale; Sabatini Coletti: superpotenza  

[su-per-po-tèn-za] s.f. • Stato che possiede un imponente apparato industriale e bellico (spec. nucleare).
Si veda anche l'intervento del 7 scorso: Un titolo "itangliano".


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Dallo stesso settimanale in rete:

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Qui siamo in presenza di un "si passivante", il titolo corretto è, dunque: Candidati acchiappavoti cercansi: la caccia è aperta. Per la differenza che intercorre tra il "si passivante" e il "si impersonale" rimandiamo a un nostro vecchio intervento sul "Cannocchiale". 

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Abbiamo segnalato alla redazione l' "orrore" da emendare ma... l'emendamento non è stato preso (presuntuosamente?) in considerazione.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Gentile dott. Raso,

grazie della interessante delucidazione. Le vorrei chiedere se la parola "Vendesi" è corretta, cioè se è da considerare un verbo alla terza persona singolare con il si passivante oppure se, a rigore, non è corretta e quale lo è. Grazie, Giovanni

Fausto Raso ha detto...

Gentile amico,
"vendesi" è corretto essendoci il "si passivante": vendesi appartamento, vale a dire che "l'appartamento (soggetto) viene venduto". L'appartamento "subisce" l'azione di essere venduto.
Cordialmente
FR

Anonimo ha detto...

Gentile dott. Raso,

la ringrazio della risposta. Se non disturbo, Le chiederei un'altra delucidazione. Nel caso in cui il soggetto è "appartamenti" la forma corretta sarebbe del verbo sarebbe "vendonsi" , giusto? Glielo domando perché su internet leggo indifferentemente usare "vendesi" sia per il soggetto singolare che per quello plurale. Grazie ancora. Giovanni

Fausto Raso ha detto...

Sí, cortese Giovanni, la SOLA forma corretta è "vendonsi" (gli appartamenti sono/vengono venduti).

Anonimo ha detto...

Grazie mille e auguri di Buone Feste! Giovanni

Fausto Raso ha detto...

Grazie e auguri anche a lei, gentile Giovanni.
FR