giovedì 3 agosto 2017

Tre latti macchiati, per favore


Cortese dott. Raso,
 qualche giorno fa ero al bar con alcuni amici e ho ordinato tre "latti macchiati". Uno di questi mi ha ripreso sostenendo che è errato pluralizzare il latte. Avrei dovuto ordinare «tre "latte" macchiati». Ho proprio commesso uno strafalcione? "Tre latte macchiati" mi suona veramente male. Un suo cortese parere.
 Grazie e cordiali saluti.
 Umberto C.
 Verona
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Fino a qualche tempo fa il latte era considerato un "nome di massa", per tanto non essendo numerabile era difettivo del plurale. Ora esistono vari "latti": latte detergente, latte tonico ecc. Il suo plurale, quindi, anche se veramente bruttino, è latti. A mio avviso, quindi, si può dire benissimo latti macchiati. Qualche vocabolario comincia, infatti, a riportare il plurale "latti". È lo stesso caso, insomma, di "acqua" e "riso" (la pianta), un tempo classificati tra i sostantivi invariabili. Insomma, gentile Umberto, al bar ordini pure "tre latti macchiati" e il conto lo faccia pagare a chi non è d'accordo sul plurale. Se non piace "latti" (che, ripeto, non si può considerare un errore) c'è l'alternativa: tre bicchieri o tazze di latte macchiato. 

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La parola, ripresa dal Treccani,  proposta da questo portale: omeotelèuto. Aggettivo e sostantivo maschile con il quale si definiscono, in linea generale, le parole che hanno la medesima desinenza.

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