sabato 4 febbraio 2017

Specialista "di" o "in"?


Ci piacerebbe che l'Ordine Nazionale dei Medici Chirurghi "costringesse" - per il "bene dell'italico idioma" - i suoi  iscritti a un uso corretto della lingua nell'intestazione dei ricettari e dei biglietti da visita. E ci spieghiamo. Si legge sempre, per esempio, "dott. Caio Sempronio, medico chirurgo specialista in cardiologia". Contrariamente a quanto sostengono alcuni gramuffastronzoli si è specialisti "di" qualcosa, non "in" qualcosa: specialista di arte antica; specialista di arti marziali; specialista di dermatologia ecc. La preposizione "in" è adoperata correttamente solo con l'aggettivo specializzato: medico specializzato in pediatria. Insomma, in buona lingua italiana, si è "specialista di qualcosa" e "specializzato in qualcosa". Occorre aggiungere, in proposito e per curiosità, che tanto "specialista" quanto "specializzato" quando videro la luce nella lingua di Dante furono avversati dai puristi perché ritenuti francesismi, ma con il tempo hanno ottenuto il pieno riconoscimento della "cittadinanza linguistica italiana".  Si veda qui e qui.

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