sabato 29 agosto 2015

Un dizionario utile





Segnaliamo un dizionario - a nostro avviso - interessante  e un "divisore sillabico".



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Il Devoto-Oli e il Treccani (si sono "copiati"?) ma anche altri dizionari riportano: de prep. [lat. de]. – Forma che assume la prep. di quando è seguita dall’articolo, sia che si fonda con questo (del, dello, della, ecc.), sia che si scriva divisa (de ’l, de lo, de la, ecc.) come talvolta nell’uso letter. (è comune, per es., nel Carducci: Tu fior de la mia pianta, ecc.); è anche usata talvolta nella citazione di titoli che cominciano con articolo: i personaggi de «I Promessi Sposi».
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Forse siamo in errore, ma non ci risulta una preposizione "de" in lingua italiana: la scrizione de il ecc, come, per esempio, de Il Messaggero, è da ritenere  - a nostro giudizio - errata (anche se non mancano casi simili in letteratura). Lo stesso per quanto attiene a "in" che non si trasforma in "ne" quando è seguita da un articolo (*ne Il Resto del Carlino). Sembra che il Dizionario di Ortografia e di Pronunzia sia "dalla nostra parte". Si veda qui e qui.
















 
 
 
 
 
 


 
 
 

venerdì 28 agosto 2015

Errori grammaticali divertenti


 
 
Rilassatevi un po' e divertitevi leggendo alcune frasi ricche di errori.

mercoledì 26 agosto 2015

Un colibeto


La parola proposta da questo portale e "snobbata" dalla quasi totalità dei vocabolari: colibeto. Che cosa significa? Si veda qui e qui.

martedì 18 agosto 2015

Cifre: arabe o romane? (2)

A proposito delle cifre, di cui abbiamo parlato il 12 scorso, vediamo, sempre dal TRECCANI (enciclopedia), ciò che dice, invece, Carlo Alfonso Nallino: CIFRA (fr. chiffre; sp. cifra; ted. Ziffer; ingl. figure). - Segno o simbolo scritto, che rappresenta lo zero o una delle nove unità nel sistema di notazione numerica decimale; il vocabolo si applica anche al numero rappresentato da una o più cifre. Spesso quei segni, in base alla loro origine, sono chiamati cifre arabiche, in contrapposto ai numeri romani; invece applicare a questi ultimi il nome di cifre è cosa del tutto impropria e contraria all'etimologia e al secolare uso storico del vocabolo (...).

 

sabato 15 agosto 2015

Buon Ferragosto

 
Un sereno Ferragosto agli amici blogghisti

venerdì 14 agosto 2015

Un "bel" ceffautto


La parola proposta da questo portale: ceffautte (o ceffautto). Leggiamo dal Tommaseo: CEFFAUTTE
CEFFAUTTO. S. m. Da CEFFO. Faccia deforme: e si dice di quelle che si sogliono dipingere, o scolpire ne' vasi, o altre cose. Malm. 4. 10. (M.) Un nom ch'al mondo s'acquista gran fama Nel far de' ceffautti pe' boccali.

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Gli amanti del bel parlare e del bello scrivere, prima di cliccare qui, si facciano un'ignezione per prevenire attacchi di cuore.
 

mercoledì 12 agosto 2015

Cifre: arabe o romane?

Nell'enciclopedia Treccani, a proposito delle date, Patrizia Petricola scrive:  «Il mese può essere scritto sia per esteso in caratteri alfabetici (secondo l’uso più frequente, e qui consigliato), sia in cifre arabe o romane (per le cifre romane, comunque poco usate, avremo le seguenti corrispondenze...».
Sarà bene ricordare che le "cifre" sono solo quelle arabe perché i nostri antenati romani adoperavano le lettere dell'alfabeto per indicare i numeri.


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La parola proposta da questo portale per "sopportare" il caldo infernale: carapigna.

lunedì 10 agosto 2015

Un «aerofragio»

Siamo sicuri che quanto stiamo per scrivere farà sobbalzare sulla sedia qualche linguista, nel caso si imbattesse in questo sito. Proponiamo un neologismo atto a indicare un incidente aereo: aerofragio, sulla scia di naufragio. Il vocabolo - a nostro modo di vedere - ha tutte le carte in regola per poter assurgere agli onori dei dizionari. È composto, infatti, con le voci latine "aer" e "fragium" (dal verbo "frangere", rompere, urtare, spezzare e simili).

venerdì 7 agosto 2015

La «collazione» è una cosa, la «collezione» un'altra

Cortese dott. Raso,
 la ringrazio sentitamente per non aver cestinato il mio quesito circa l'esistenza di un verbo atto a indicare "far colazione". Approfitto della sua squisitezza per esporle un dubbio atroce: collezione e collazione sono sinonimi? Posso dire, per esempio, "mio figlio fa collazione di cartoline illustrate", in luogo di "collezione"? Secondo me non hanno lo stesso significato, ma alcuni amici insistono: i due sostantivi si possono adoperare indifferentemente. Cosa può dirmi in proposito?
La ringrazio anticipatamente per la sua non comune disponibilità.
Con viva cordialità.
Giovanni T.
Brescia
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Gentile Giovanni, la ringrazio per le sue belle parole. Può trovare la risposta al suo quesito cliccando su questo collegamento.

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La parola del giorno (di ieri) proposta da "unaparolaalgiorno.it": accontentare.  E a proposito di ieri, vogliamo vedere perché "ieri" si chiama... ieri?

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Segnaliamo agli amici, che ci onorano della loro attenzione, un sito che potrebbe essere utile (linguistica computazionale).

 

martedì 4 agosto 2015

Colazionare

Gentilissimo dr Raso,
il quesito che le pongo le sembrerà sciocco... ma confido nella sua non comune disponibilità. Esiste un verbo per indicare "far colazione"? Si dice "pranzare", "cenare", "merendare" (addirittura!). Possibile che non ci sia un verbo che faccia alla bisogna? Grato se avrò una cortese risposta.
Con i migliori ossequi.
 Giovanni T.
Brescia

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Cortese amico, il verbo c'è, anzi c'era perché è stato "snobbato" dai vocabolaristi o lessicografi, che dir si voglia: colazionare. Nessun vocabolario dell'uso, infatti, se non cado in errore, lo registra.  Lo troviamo, però, nel Tommaseo-Bellini.