lunedì 24 febbraio 2014

Un consiglio su... consigliare

Se apriamo un qualsivoglia vocabolario al lemma "consigliare" leggiamo: «Suggerire ad agire in un certo modo; proporre; raccomandare; esortare; verbo transitivo». Quando significa "dare consigli" può reggere tanto il complemento oggetto quanto il complemento di termine. Le due costruzioni sono equivalenti, si possono, cioè, adoperare indifferentemente quando il predetto verbo regge una subordinata oggettiva: lo consigliai di rivolgersi a un buon avvocato; gli consigliai di rivolgersi a un buon avvocato. Ciò che i sacri testi (quelli che abbiamo consultato) non riportano è quando è obbligatorio l'uso dell'uno o dell'altro complemento. Vediamo, dunque. Si deve adoperare obbligatoriamente il complemento di termine quando il verbo in questione regge un altro complemento oggetto: il medico gli consigliò una cura termale. Si userà il complemento oggetto allorché il verbo consigliare è seguito da un avverbio di modo o maniera: il suo amico lo ha sempre consigliato bene.

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