venerdì 22 marzo 2013

Che bello!

Dissentiamo totalmente su quanto sostiene il sito http://grammatica-italiana.dossier.net/errori-grammaticali.htm :  «che bello! modo errato dialettale dell'Alta Italia. Si deve dire: Che cosa bella! o Come è bello! Il che esclamativo è un aggettivo e perciò non si può usare senza un nome».
 Dissentiamo perché in questo caso “bello” assume la funzione di aggettivo sostantivato (un sostantivo a tutti gli effetti, quindi) con valore neutro e sta per “cosa degna di attenzione”. Diremo correttamente, per tanto, “che bello!, domani si fa vacanza”. Lo stesso discorso per quanto riguarda le espressioni “che buono!”, “che bravo!”, “che strano!” e simili.




4 commenti:

Anonimo ha detto...

«Diremo correttamente, per tanto, "che bello!, domani si fa vacanza". Lo stesso discorso per quanto riguarda le espressioni "che buono!", "che bravo!", "che strano!" e simili».

Nei casi da lei citati, le espressioni "Che bello!", "Che buono!", ecc. assumono «la funzione di aggettivo sostantivato»?

La sua asserzione è una giocosa provocazione diretta ai lettori, il frutto di un colpo di sonno, o una lacuna grammaticale mai colmata?

Alle Elementari si insegna che l'aggettivo sostantivato è presente quando si scrive "Il bello", "Il buono", e così via.
Inoltre, equiparare un aggettivo sostantivato ad un «sostantivo a tutti gli effetti» significa non sapere che, in alcuni casi, l'aggettivo sostantivato richiede la maiuscola, proprio per sottolinearne la peculiarità (ad esempio "il Milanese", termine usato per indicare il territorio circostante alla città di Milano).

Elementare, Raso, elementare.

Fausto Raso ha detto...

Caro anonimo,
mi accusa di non avere colmato una lacuna grammaticale nascondendosi dietro l'anonimato. Che coraggio! "Che bello!".
Confermo quanto ho scritto.
"Bello", nel caso in esame, è un aggettivo sostantivato che sta per "bellezza": che bello! (che bellezza!) domani si fa vacanza.
Credo sia lei a dover colmare qualche lacuna di "grammatica elementare".
Mi stia bene
FR

Anonimo ha detto...

Che sagace! Il confronto con un esperto della sua levatura incute timore e spinge il non sagace (aggettivo sostantivato), all'anonimato.
Il coraggio è tutto suo, soprattutto nel confermare quanto scritto nell'articolo e nel pubblicare una risposta dove commuta l'aggettivo "bello", su cui verte il suo intervento, in "bellezza" (sostantivo uscito a senso dal cassetto del prêt-à-porter).
Terrò per me le mie lacune di "grammatica elementare", ammirando con un sorriso le sue competenze piuttosto... casual.
Stia bene anche lei.
P.S. Non s'offenda se evito il "mi" (stia bene) tratto dall'armadio della nonna. Puzza un po' di stantio e naftalina. Mi raccomando, continui con i periodici risciacqui della lingua italiana. Prima o poi dovranno pur fare effetto.

Fausto Raso ha detto...

Carissimo anonimo coraggioso,
mi taccio. È meglio per lei, ma soprattutto per me...
Mi stia bene (di nuovo).
FR