giovedì 13 settembre 2012

La «co-conduzione»






Ciò che stiamo per scrivere – siamo certi – non avrà l’approvazione dei linguisti, quelli con la “L” maiuscola. Ma tant’è. Vogliamo parlare di un neologismo ‘scovato’ navigando in rete, esattamente nel “Treccani”: co-conduzione.

Leggiamo: co-conduzione s. f. Conduzione congiunta. ◆ Il riferimento è al duo Francesco Giorgino-Simona Ventura, entrambi felici di una co-conduzione iniziata nelle polemiche. (Giornale, 10 marzo 2002, p. 25, Album Spettacoli) • Giuliano Ferrara e Gad Lerner si sono «lasciati» ufficialmente ieri sera. Lo ha annunciato in una nota l’emittente La 7: «Lerner ha concordato di interrompere la collaborazione con il programma Otto e mezzo in vista del prossimo impegno con L’Infedele, che riprenderà da Milano il 5 novembre. La 7 ha pertanto offerto la co-conduzione di Otto e mezzo a Ritanna Armeni». (Maria Volpe, Corriere della sera, 8 ottobre 2005, p. 53) • dismessa la formula «la bionda e la mora» a fare in buona sostanza da vallette, magari di lusso e talvolta persino parlanti, ma sempre vallette, [Pippo] Baudo ha scelto la via della co-conduzione. (Alessandra Comazzi, Stampa, 1° marzo 2007, Imperia, p. 49).
Derivato dal s. f. conduzione con l’aggiunta del prefisso co-.
Già attestato nella Repubblica del 1° settembre 1996, p. 37, Spettacoli e Tv (Antonio Dipollina).

Questo neologismo - a nostro parere, dunque - è malformato. Il prefisso “con-” perde la “n” solo davanti a parole che cominciano con vocale: coabitante, coinquilino. Negli altri casi, senza dilungarci troppo, questo prefisso conserva la “n” (condirettore) oppure quest'ultima si tramuta in “m” (comprimario, combaciare) o, ancora, si assimila (corresponsabile, connazionale). In base a questa “legge” linguistica – a nostro modo di vedere, ripetiamo – il neologismo corretto è conconduzione.
È lo stesso caso, insomma, di "cofondatore", che il DOP marca "meno bene".


Si veda:

http://www.dizionario.rai.it/poplemma.aspx?lid=73752&r=312294


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