mercoledì 23 febbraio 2011

«Scranno»? No, scanno


Speriamo di non attirarci gli strali di qualche linguista cosí detto d’assalto o progressista se scriviamo che, anche se in uso, la grafia “scranno” è errata. Il seggio su cui siedono deputati, senatori, giudici, consiglieri comunali e regionali, cardinali in conclave ecc. si chiama “scanno” (senza l’inserimento della “r” dopo la “c”). Il vocabolo proviene dal latino “scamnum” (sgabello). Probabilmente il termine errato, ed entrato nell’uso, è nato per corruzione della voce “scranna” che deriva dal longobardo “skranna” (panca). Di qui è nata la locuzione “sedere a scranna”, vale a dire erigersi a giudice per sentenziare.
* * *
Per ridere un po'.
Digitate Qui il verbo stordire.

2 commenti:

Adriano ha detto...

Ma tu hai letto le origini del paese Scanno!!!:-)

Fausto Raso ha detto...

No, non le avevo lette. Le ho lette ora su Wikipedia.
http://it.wikipedia.org/wiki/Scanno