giovedì 23 dicembre 2010

Praticamente...


Molte persone usano nel parlare degli intercalari, vale a dire parole o piccole frasi che, senza rendersene conto e senza alcuna necessità, inseriscono nel discorso. Questo “vizio locutorio” si riscontra soprattutto nei politici. Chi è affetto da questa “patologia verbale”, se ama il bel parlare, deve sforzarsi di... curarla. Uno degli intercalari piú frequenti è “praticamente”. «Prima di usarlo - suggerisce il linguista Luciano Satta - vediamo se questo avverbio serve: il piú delle volte no, tranne un certo desiderio di attenuare, ma allora il “praticamente” è parola troppo di comodo, e vagamente ipocrita. Inoltre non definisce bene il concetto: scrivendo (o dicendo, ndr) “L’illuminazione è ‘praticamente’ inesistente” non si spiega se l’illuminazione è solo difettosa o se c’è cosí poca luce che si va a sbattere la testa contro i lampioni».

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Sempre per rilassarci un po’ vediamo come coniuga il verbo “stordire” il solito coniugatore (
http://www.scuolaelettrica.it/quiz/media/classe2/italiano/coniugatore.shtml ). Si clicchi sul collegamento e si digiti il verbo.

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